Scopri la selezione di attività dedicate alla comprensione orale dell’italiano per stranieri, studiate per sviluppare l’ascolto attivo e le capacità comunicative reali a ogni livello di competenza.
martes, 7 de octubre de 2025
Materiale didattico per Comprensione orale
jueves, 4 de septiembre de 2025
7 curiosità sulla lingua italiana (e i suoi limiti)
Distinguere tra chi ospita e chi viene ospitato
Se parlate di vacanze e di soggiorni in lingua italiana, prima o poi vi accorgerete dell’esistenza di una parola ambigua. La parola in questione è ospite e quando la sentite, dovete stare molto attenti. Infatti, questo termine significa sia “persona che ospita” che “persona che viene ospitata”. In sostanza, ha due significati, uno l’opposto dell’altro (è un fenomeno linguistico che si chiama enantiosemia).
Questo non accade in lingue come l’inglese, dove è ben chiara la differenza tra host (chi ospita) e guest (chi è ospitato). In italiano però, non c’è modo di avere la stessa chiarezza e quindi nella realtà di tutti i giorni, l’unico modo che avete di capire il vero significato di “ospite” è quello di contestualizzare il termine.
Terminare le parole in consonante
Se ascoltate con attenzione una conversazione tra italofoni, vi accorgerete che utilizzano molto spesso parole inglesi. Fin qui tutto normale, specie se si parla di questioni legate alla tecnologia, alle scienze o al marketing. Ciò che rende curiosa la questione riguarda la pronuncia. Molti madrelingua italiani, infatti, non riescono a fare a meno di aggiungere una vocale muta indistinta alla fine di tutte le parole che finiscono in consonante. Quindi, non pronunciano network come farebbero gli inglesi, ma qualcosa di simile a networke. Se però chiedete a un italiano: “come mai hai aggiunto una E appena abbozzata alla fine della parola?” lui vi giurerà che non l’ha pronunciata affatto. E non perché sia bugiardo.
Tra le curiosità sulla lingua italiana, c’è infatti la sua fortissima propensione alla vocalità. Quasi tutte le parole, infatti, finiscono in vocale e il suono della consonante finale risulta quasi un controsenso, tanto appare spigoloso e stonato! Gli italiani sentono il bisogno di addolcire il tutto, e così aggiungono una vocale appena accennata a fine di parola. Se siete lettori attenti e conoscete l’italiano, sicuramente state pensando che esistono parole in questa lingua che finiscono per consonante e che non sono prestiti. Sto parlando di: per, ad, con, il, un… tutto vero, ma considerate che queste parole sono legate foneticamente alla parola successiva, che finisce immancabilmente in vocale. Non possono mai comparire alla fine di una frase!
Distinguere frasi interrogative e affermative senza il tono
Nella maggior parte delle lingue europee, le domande vengono costruite tramite un costrutto frasale particolare, definito forma interrogativa. In italiano, però, questo costrutto non esiste. Inglesi, tedeschi e francesi sono sconcertati dal fatto che gli italiani riescono a capire perfettamente quando un interlocutore fa una domanda.
Si chiedono: ma come fanno a capirsi tra di loro? È una frase esattamente uguale all’affermativa! Il segreto degli italiani sta nella tonalità. Per capire se una frase è un’affermazione o una domanda, l’italofono tende l’orecchio verso le ultime sillabe. Se queste vengono pronunciate con un tono leggermente più alto rispetto al resto della frase, capisce che l’interlocutore gli sta chiedendo qualcosa. Nella lingua scritta, dove il tono non c’è, sarebbe impossibile comprendere il vero senso della frase… per fortuna hanno inventato i punti interrogativi!
Esprimere la forma neutra di un sostantivo
Un’altra cosa che lascia sconvolti gli inglesi che studiano l’italiano è il fatto che gli oggetti hanno un genere maschile o femminile. In inglese non succede, perché c’è il genere neutro. Questa curiosità sulla lingua italiana è davvero interessante, considerato che il latino, lingua dalla quale l’italiano deriva, possedeva il genere neutro. Ma evidentemente agli italiani (così come ai francesi e agli spagnoli) piaceva troppo l’idea di dare un sesso agli oggetti… e così hanno trasformato tutti i nomi neutri in maschili e femminili! In alcuni casi, addirittura, lo stesso termine è maschile al singolare e femminile al plurale. È il caso di uovo (maschile), che al plurale è uova (femminile), e dito (maschile), che al plurale è dita (femminile). La mancanza del genere neutro si fa sentire anche nella vita di tutti i giorni. Ad esempio: i nomi di professione sono quasi sempre declinati al maschile, anche quando sono svolti da donne.
Uscire dalla definizione di “lingua nazionale”
L’italiano è una lingua con una diffusione molto compatta. Oltre che nella Repubblica italiana, si parla a San Marino e nella Città del Vaticano, enclavi in territorio italiano. Inoltre, è lingua ufficiale nel Canton Ticino e nei Grigioni in Svizzera, ma sempre a ridosso dei confini italiani. Dal punto di vista numerico, gli italofoni che vivono in Italia sono in schiacciante maggioranza rispetto agli italofoni svizzeri o sammarinesi. La vicinanza geografica delle varie comunità che parlano italiano, ha fatto sì che la lingua di Dante si identificasse in modo molto forte come “lingua della Repubblica Italiana”. Non ha subito un processo di emancipazione dalla nazione d’origine come è invece avvenuto per altre lingue europee.
Se questo concetto vi appare fumoso e poco chiaro, eccovi qualche esempio comparato con altre importanti lingue europee. Prendiamo in esame l’inglese: non viene parlato solo in Gran Bretagna. È lingua ufficiale in decine di Stati sovrani e ha almeno due standard, quello britannico e quello americano. Lo spagnolo è parlato da più persone in Sudamerica che in Europa. Anche il portoghese, relegato all’estremo ovest dell’Europa, ha avuto una grandissima fortuna in Brasile e in alcune zone dell’Africa. La situazione del tedesco assomiglia un po’ di più a quella italiana. I germanofoni, infatti, vivono quasi tutti in un’area geograficamente limitata a quella del loro Paese, o strettamente limitrofa. A cambiare sono però le proporzioni numeriche: se i territori italofoni fuori dall’Italia contano qualche centinaio di migliaia di persone, i territori germanofoni fuori dalla Germania (principalmente la Svizzera tedesca e l’Austria) ne contano circa 15 milioni!
Illustrazione di Elena Lombardi
Riconoscere una regione dove si parla il “vero italiano”
Se conoscete un po’ di storia della lingua italiana, saprete sicuramente che l’attuale italiano si è sviluppato a Firenze. Saprete anche che nell’Ottocento il letterato Alessandro Manzoni scrisse il suo romanzo, “I Promessi Sposi” , ispirandosi al dialetto fiorentino. Il detto “sciacquare i panni in Arno”, riferendosi al fiume che passa per Firenze, è un modo di dire che nasce proprio da Manzoni, che voleva “lavare” i suoi scritti dagli influssi del lombardo e del francese per renderli più italiani. Detto ciò, potreste pensare che l’italiano sia strettamente legato a Firenze anche oggi. La realtà è ben diversa: dall’unità d’Italia in poi, l’importanza di Firenze e della sua parlata cittadina è andata man mano diminuendo.
Oggi nessuno considera il dialetto fiorentino come la varietà di italiano più prestigiosa. Anzi, la gorgia toscana, ossia la pronuncia aspirata della C dura, della T e della P, rende la pronuncia fiorentina davvero strana per chi utilizza l’italiano standard! Insomma, nell’Italia di oggi vige una situazione molto diversa da quella della Francia, dove la parlata parigina è considerata da secoli come la varietà di francese più pura. Idem per la Spagna, dove la Castiglia è ancora la culla dello spagnolo, tanto che è ancora diffuso il termine castigliano per riferirsi alla lingua di Cervantes.
Modificare la lingua standard per decreto
Se domani decidessimo di eliminare la parola rinoceronte dal vocabolario, probabilmente non ci riusciremmo. Questo per un motivo molto semplice: in Italia non esiste alcun ente normativo che si occupi specificamente della lingua italiana. In parole povere, nessuna istituzione pubblica ha il potere di modificare lo standard linguistico. Ma senza dubbio sapete che esiste la prestigiosa Accademia della Crusca, ossia la massima autorità su tutto ciò che riguarda la lingua italiana, dal XVI secolo. Quando hanno un dubbio o un quesito riguardo la propria lingua, gli italiani si rivolgono a questa antica accademia linguistica.
Quello che forse non sapete è che la Crusca ha un potere meramente consultivo, e non normativo. In sostanza, può dare consigli agli italiani su come parlare e scrivere correttamente il proprio idioma, ma non ha il potere di togliere o aggiungere parole e regole grammaticali alla lingua. L’Accademia della Crusca afferma che lo standard linguistico non si può modificare a tavolino, ma si trasforma con l’uso della lingua. I parlanti hanno, è il proprio il caso di dirlo, l’ultima parola! C’è da dire però che nel corso della storia d’Italia ci sono stati vari tentativi di modificare la lingua per legge.
Uno di questi avvenne durante la dittatura fascista, quando furono eliminati i prestiti da lingue straniere, sostituiti con termini italiani. Fu così che bar divenne mescita, slalom divenne obbligata, cocktail divenne arlecchino e così via. Questa riforma però ebbe scarso successo: caduto il regime, gli italiani tornarono a usare i prestiti stranieri come e più di prima. Un tentativo più recente di modificare l’italiano avvenne nel 2001, quando fu approvato un decreto che vietava il cosiddetto “burocratese”, ossia tutto l’insieme di termini e modi di dire burocratici come suggellare o all’uopo , incomprensibili alla maggior parte degli italiani. Dal momento dell’entrata in vigore della legge, nei documenti pubblici non si sarebbero più dovuti scrivere ma la pubblica amministrazione continuò ugualmente a usare il suo linguaggio ampolloso e complesso. La legge, quasi mai applicata, fu infine abrogata nel 2013.
Insomma, da queste curiosità sulla lingua italiana, emerge una certezza: l’italiano non si può imbrigliare! È un cavallo selvaggio che va apprezzato non solo per la sua bellezza e per il suo prestigio, ma anche per le sue peculiarità!
👉https://it.babbel.com/it/magazine/cose-impossibili-italiano
miércoles, 6 de agosto de 2025
Come imparare la pronuncia italiana
Italiano come lingua straniera: i suoni più difficili da pronunciare
Per chi studia l’italiano come lingua straniera, i suoni di questo idioma neolatino risultano melodiosi e affascinanti 🎶. Come accade per ogni lingua che non sia la propria lingua madre, dopo una fase di ascolto in cui si iniziano finalmente a distinguere le parole e il loro significato, scatta la voglia e la necessità di provare a riprodurre quei suoni.
Se ti sei appena trasferito in Italia con i tuoi bambini o stai pensando di trascorrere delle lunghe vacanze nello stivale, potresti aver bisogno di qualche consiglio per migliorare velocemente la tua pronuncia italiana.
L’obiettivo ora, non è parlare come un madrelingua, per quello servono lezioni di conversazione e grammatica italiana che solo un insegnante specializzato sa darti.
Con questo articolo vogliamo aiutare te e i tuoi bambini 🤗 a pronunciare le parole correttamente per poter comunicare con un vicino di casa, i compagni di scuola, il personale del tuo albergo e ogni altra situazione della vita reale in cui potresti trovarti.
👉 Ecco qualche dritta per migliorare la pronuncia in italiano!
Come pronunciare le vocali in italiano
👉 Il segreto per pronunciare bene le parole italiane è scandire ogni singolo suono che compone una parola.
Partiamo quindi dalle cinque vocali: a, e, i, o, u. A differenza del francese, dell’inglese e dello stesso latino da cui deriva, l’italiano non distingue tra vocali breve e lunghe e non ha dei dittonghi.
Questa per te è un’ottima notizia, perché vuol dire che devi leggere tutte le vocali, anche quelle finali all’interno di una parola.
Prova a pronunciare la parola AIUOLE 🌷. La sua particolarità è che contiene tutte le vocali e ti aiuta a scandire la pronuncia.
Facciamo un altro esercizio con AUTUNNO 🍂. L’inizio AU è dato dalle vocali A+U che si leggono separatamente, non come in AUGUST in inglese!
Ricordati di pronunciare anche la E quando una parola termina con questa lettera. Prova a dire GRAZIE, BUONGIORNO ☀️!
Come pronunciare le consonanti gutturali in italiano
Le consonanti in italiano risultano leggermente più difficili, in particolare le gutturali, perché cambiano il suono a seconda della vocale da cui sono seguite.
Innanzitutto, le gutturali si chiamano così perché il suono viene prodotto dalla gola e sono C, G e Q. Prendiamo per, esempio, la C e la G. La bella notizia è che possono avere solo due suoni:
💎 Suono dolce, se seguite da E e I.
La C nell’alfabeto fonetico internazionale ha lo stesso suono di CHOP in inglese; la G ha lo stesso suono del nome JAMES o GIRAFFE 🦒.
Prova a pronunciare le parole CECI, GESSO.
💎Suono duro, se seguite da A, O, U.
La C avrà lo stesso suono della C dura in inglese o della K – CASA, CORSO, CUORE, hanno lo stesso suono delle parole inglesi CAT, KING, COTTAGE.
La G di GATTO, GOCCIA 💧, GUSTOSO ha lo stesso suono inglese di GAME, GOT.
Come pronunciare due consonanti consecutive in italiano
Ora veniamo alla parte che desta qualche difficoltà di pronuncia a chi deve imparare l’italiano come lingua straniera, ossia la successione di due consonanti. Non stiamo parlando delle doppie in italiano, che risultano essere due consonanti identiche ripetute, proprio come nella parola tetto.
Stiamo parlando di alcuni gruppi di consonanti che producono un unico suono o suoni separati. Vediamo quali sono i più diffusi.
Come si pronuncia GL in italiano
Se il nesso grafico GL è seguito dalla vocale I si pronuncia come se fosse un unico suono. FOGLIO 📝, FIGLIO, GLI sono come la doppia LL in spagnolo di AMARILLO per esempio.
Se GL è seguito da qualunque altra vocale che non sia I, si pronuncia come due suoni separati di G gutturale +L. Ad esempio INGLESE, GLORIA, GLOBO.
👉 Per avere più esempi, puoi consultare l’Enciclopedia Treccani e ogni altro dizionario di lingua italiana.
Come si pronuncia GN in italiano
Il gruppo di lettere GN invece, produce sempre lo stesso suono, qualunque sia la vocale che lo segue. Potrebbe assomigliare allo spagnolo N con la cedilla. COMPAGNO, INSEGNANTE, LAVAGNA. Inizia a fare pratica con queste parole!
Come si pronuncia il gruppo SC in italiano?
Per terminare il nostro assaggio di pronuncia italiana, veniamo a un gruppo di lettere molto diffuso: SC.
Come avrai intuito, il suo suono dipende dalle vocali che lo seguono. Facciamo un piccolo esercizio di italiano come lingua straniera e vediamo se indovini quale gruppo di lettere si pronuncia come SHOES e quale come SCHOOL in inglese.
Gruppo A: SCATOLA, SCONTO, SCUOLA 🏫.
Gruppo B: SCIVOLO, SCIARE, CRESCERE, SCEGLIERE.
La regola generale è che SC è formato da S+C gutturale se seguito da A, O, U. Se invece è seguito da I ed E forma un suono unico come SH di SHOES in inglese o CH di CHAMPIGNON in francese.
Ci sarebbero molti altri gruppi di consonanti che non puoi non conoscere in italiano come i suoni CH e GH, per non parlare della differenza tra vocali aperte e vocali chiuse che creano qualche problemino anche ai madrelingua 🤔.
miércoles, 2 de julio de 2025
I migliori libri per praticare l’italiano
Imparare una nuova lingua può essere una sfida entusiasmante ma impegnativa. Se stai cercando di migliorare le tue competenze in italiano, uno dei modi migliori per farlo è attraverso la lettura. Ci sono molti libri straordinari che possono aiutarti a padroneggiare questa lingua affascinante. In questo articolo, esploreremo i migliori libri per praticare l’italiano, suddividendoli in diverse categorie per soddisfare le esigenze di ogni studente, dal principiante all’avanzato.
Libri per Principianti
Per chi è agli inizi del proprio percorso di apprendimento dell’italiano, è importante scegliere libri che siano semplici da comprendere e che offrano una base solida delle regole grammaticali e del vocabolario.
1. “Italiano per Stranieri” di Katerin Katerinov
Questo libro è un classico per chi inizia a studiare l’italiano. Con esercizi pratici e spiegazioni chiare, “Italiano per Stranieri” offre un’introduzione completa alla lingua italiana. È particolarmente utile per chi desidera imparare in modo strutturato e graduale.
2. “Nuovo Espresso 1” di Luciana Ziglio e Giovanna Rizzo
Parte di una serie molto popolare, “Nuovo Espresso 1” è ideale per i principianti. Il libro include dialoghi, esercizi di ascolto e attività interattive che rendono l’apprendimento divertente e coinvolgente. Inoltre, è accompagnato da un DVD con video che aiutano a migliorare la comprensione orale.
3. “Grammatica Pratica della Lingua Italiana” di Marco Mezzadri
Questo libro è una risorsa eccellente per chi vuole consolidare le basi grammaticali. Con spiegazioni dettagliate e numerosi esercizi, “Grammatica Pratica della Lingua Italiana” è un compagno indispensabile per chi è agli inizi.
Libri per Livello Intermedio
Una volta acquisite le basi, è importante continuare a praticare e ampliare le proprie competenze linguistiche. I libri di livello intermedio sono progettati per aiutare gli studenti a migliorare la loro comprensione e capacità di espressione.
1. “Italiano Vivo” di Alma Edizioni
Questo libro offre una vasta gamma di esercizi che coprono tutti gli aspetti della lingua italiana, dalla grammatica alla conversazione. “Italiano Vivo” include anche articoli di giornale e testi autentici che aiutano gli studenti a familiarizzare con il linguaggio quotidiano.
2. “Contatto” di Roberto Tartaglione
“Contatto” è un altro libro eccellente per chi ha raggiunto un livello intermedio. Oltre a esercizi grammaticali e di vocabolario, include dialoghi e situazioni di vita reale che preparano gli studenti a comunicare in contesti diversi.
3. “Pratica il tuo Italiano” di Maria Balì e Giovanna Rizzo
Questo libro è perfetto per chi vuole migliorare le proprie abilità di conversazione. Con una serie di esercizi e attività interattive, “Pratica il tuo Italiano” aiuta gli studenti a parlare con più sicurezza e fluidità.
Libri per Livello Avanzato
Per chi ha già una buona padronanza dell’italiano e desidera perfezionare le proprie competenze, ci sono libri specifici che offrono sfide più complesse e approfondimenti sulla cultura italiana.
1. “Nuova Grammatica Pratica della Lingua Italiana” di Susanna Nocchi
Questo libro è ideale per chi desidera una comprensione avanzata della grammatica italiana. Con spiegazioni dettagliate e numerosi esercizi, “Nuova Grammatica Pratica della Lingua Italiana” è una risorsa eccellente per chi vuole perfezionare le proprie competenze.
2. “L’Italiano Secondo il Metodo Natura” di Manuela Manfredini
Questo libro è particolarmente utile per chi desidera migliorare le proprie abilità di scrittura e comprensione scritta. Include testi complessi e esercizi che sfidano gli studenti a utilizzare il linguaggio in modo più sofisticato.
3. “Parliamo Italiano!” di Anna Proudfoot e Francesco Cardo
“Parliamo Italiano!” è un libro eccellente per chi vuole migliorare le proprie abilità di conversazione avanzata. Con una serie di dialoghi e situazioni di vita reale, questo libro aiuta gli studenti a parlare con più sicurezza e fluidità.
Libri di Letteratura Italiana
Leggere libri di letteratura italiana è un modo eccellente per immergersi nella lingua e nella cultura italiana. Ecco alcuni dei migliori libri di letteratura italiana che possono aiutarti a migliorare le tue competenze linguistiche.
1. “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco
Questo classico della letteratura italiana è un’opera complessa ma affascinante che offre una sfida per gli studenti avanzati. La ricchezza del vocabolario e la complessità della trama rendono “Il Nome della Rosa” una lettura impegnativa ma gratificante.
2. “La Divina Commedia” di Dante Alighieri
Uno dei capolavori della letteratura mondiale, “La Divina Commedia” è una lettura obbligata per chi vuole comprendere a fondo la cultura italiana. Anche se il linguaggio può essere arcaico, leggere questo poema epico offre una comprensione profonda della lingua e della storia italiana.
3. “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni
Questo romanzo storico è un altro classico della letteratura italiana. “I Promessi Sposi” offre una visione dettagliata della vita in Italia nel XVII secolo e aiuta gli studenti a migliorare la loro comprensione della lingua attraverso una narrazione avvincente.
Libri di Cultura e Società Italiana
Oltre alla letteratura, esistono molti libri che esplorano vari aspetti della cultura e della società italiana. Questi libri sono ideali per chi vuole approfondire la propria conoscenza della cultura italiana mentre migliora le proprie competenze linguistiche.
1. “La Bella Figura: A Field Guide to the Italian Mind” di Beppe Severgnini
Questo libro offre un’esplorazione divertente e approfondita della mentalità e delle abitudini italiane. Con uno stile leggero e umoristico, Beppe Severgnini aiuta i lettori a comprendere meglio la cultura italiana e a migliorare le proprie competenze linguistiche.
2. “Ciao, America!” di Beppe Severgnini
Un altro libro di Beppe Severgnini, “Ciao, America!” offre una prospettiva unica sulla vita degli italiani negli Stati Uniti. Questo libro è particolarmente utile per chi è interessato a comprendere le differenze culturali tra Italia e Stati Uniti mentre pratica l’italiano.
3. “La Dolce Vita: Italian Cinema of the 1960s” di Roger Ebert
Questo libro esplora l’età d’oro del cinema italiano, offrendo una panoramica dei film più influenti degli anni ’60. Leggere “La Dolce Vita” non solo migliora la tua competenza linguistica, ma ti offre anche una comprensione più profonda della cultura italiana attraverso il cinema.
Libri di Cucina Italiana
Per gli appassionati di cucina, leggere libri di ricette italiane è un modo eccellente per migliorare le proprie competenze linguistiche mentre si impara a cucinare piatti deliziosi.
1. “La Cucina Italiana: Il Grande Ricettario” di Gualtiero Marchesi
Questo libro è una bibbia della cucina italiana, con centinaia di ricette tradizionali spiegate in dettaglio. Leggere e seguire le ricette di “La Cucina Italiana” ti aiuta a migliorare il tuo vocabolario culinario e a comprendere meglio le tradizioni gastronomiche italiane.
2. “Il Talismano della Felicità” di Ada Boni
Un altro classico della cucina italiana, “Il Talismano della Felicità” offre una vasta gamma di ricette che coprono tutti gli aspetti della cucina italiana. Questo libro è perfetto per chi vuole imparare a cucinare come un vero italiano mentre migliora le proprie competenze linguistiche.
3. “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” di Pellegrino Artusi
Questo libro storico è una delle opere più influenti sulla cucina italiana. “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” offre non solo ricette, ma anche consigli pratici e aneddoti che rendono la lettura interessante e istruttiva.
Libri di Viaggio in Italia
Se ami viaggiare, leggere libri di viaggio in Italia è un modo eccellente per migliorare le tue competenze linguistiche mentre esplori le bellezze del paese.
1. “Italia: Una Storia di Amore e Avventura” di Frances Mayes
Questo libro offre una visione affascinante della vita in Italia, con descrizioni dettagliate dei paesaggi, delle città e della cultura italiana. Leggere “Italia: Una Storia di Amore e Avventura” ti aiuta a migliorare il tuo vocabolario e a comprendere meglio le tradizioni italiane.
2. “Under the Tuscan Sun” di Frances Mayes
Un altro libro di Frances Mayes, “Under the Tuscan Sun” è un racconto personale della sua esperienza di trasferimento in Toscana. Questo libro è perfetto per chi sogna di vivere in Italia e vuole migliorare le proprie competenze linguistiche attraverso una narrazione coinvolgente.
3. “Italian Ways: On and Off the Rails from Milan to Palermo” di Tim Parks
Questo libro esplora il sistema ferroviario italiano e offre una prospettiva unica sulla vita in Italia. Leggere “Italian Ways” ti aiuta a migliorare le tue competenze linguistiche mentre scopri le bellezze e le peculiarità del paese.
Conclusione
Scegliere i libri giusti per praticare l’italiano è fondamentale per migliorare le tue competenze linguistiche. Che tu sia un principiante o uno studente avanzato, ci sono molti libri straordinari che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Speriamo che questa guida ti sia stata utile e ti auguriamo buon divertimento nella tua avventura di apprendimento dell’italiano!
Fonte: https://talkpal.ai/it/i-migliori-libri-per-praticare-litaliano/
miércoles, 21 de mayo de 2025
3+1 benefici dell’apprendimento delle lingue
Quello dello studio delle lingue è un argomento che, spesso, suscita opinioni discordanti: chi ne sottolinea il piacere e l’importanza, chi ne rileva la difficoltà e gli scarsi risultati raggiunti.
Ognuno di noi ha un approccio diverso nei confronti dell’apprendimento, in particolare quello delle lingue straniere, complici anche i metodi antiquati e noiosi imposti a scuola…
Al di là dei gusti e delle passioni personali, imparare le lingue presenta una serie di benefici.
I benefici dell’apprendimento delle lingue
Benefici per la salute
Il primo vantaggio legato allo studio delle lingue è anche il più importante, perché ha a che fare con la nostra salute e, in particolare, con il benessere del nostro cervello.
Il cervello, infatti, è come un muscolo: più lo alleniamo e più resta giovane.
E, secondo numerosi studi, l’apprendimento delle lingue contribuisce a contrastare malattie come l’Alzheimer e la demenza senile.
Oltre a migliorare altre facoltà cognitive, come la memoria, la concentrazione e la capacità di problem solving.
Benefici a livello personale e sociale
Studiare una lingua straniera e, in particolare, il suo utilizzo per comunicare con madrelingua, spinge a uscire dalla propria zona di comfort, ad aprirsi agli altri e al mondo in generale.
Ciò consente di acquisire una maggiore fiducia in se stessi, allargare gli orizzonti e la visione del mondo, permettendo – grazie al confronto con una realtà diversa – di conoscere molto meglio la propria lingua e la propria cultura, rilevandone gli aspetti positivi e negativi.
Senza dimenticare la possibilità di fare nuove conoscenze.
E, perché no, magari trovare l’amore!
Lo studio delle lingue straniere, infatti, aiuta a essere più aperti e tolleranti, competenza fondamentale in un pianeta sempre più connesso, come dimostra il punto successivo.

Benefici a livello lavorativo
In un mondo del lavoro in cui la concorrenza è mondiale, le competenze linguistiche aiutano a differenziarsi dagli altri candidati, portando a un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro.
È sufficiente leggere gli annunci di lavoro per capire quanto le conoscenze linguistiche siano ricercate dalle aziende.
Benefici nell’apprendimento delle lingue
Per concludere, ho pensato di inserire anche un beneficio extra, legato allo studio stesso.
Imparare una lingua straniera, infatti, significa acquisire una serie di competenze connesse all’apprendimento, che possono essere sfruttate per lo studio di altre lingue.
Più lingue studiamo, quindi, più saremo bravi a imparare le successive!
Conclusioni
Come ripeto spesso nel blog, l’apprendimento delle lingue straniere è un viaggio meraviglioso.
Un viaggio che vale la pena intraprendere e dal quale, spesso, non si vuole più tornare
Oltre al piacere dello studio, è importante considerare anche una serie di benefici dell’apprendimento delle lingue, che ci consentono di migliorare sia a livello lavorativo che personale.
Lo dice anche la scienza!
Tratto da: https://www.cristianobacchieri.com/blog/benefici-dell-apprendimento-delle-lingue/