lunes, 1 de marzo de 2021

IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA: 8 BUONI MOTIVI PER FARLO

 


Oggi la mia missione è convincerti che sì, si può imparare una lingua straniera a tutte le età, senza spendere cifre folli e senza dover per forza pensare ad un imminente trasferimento di tutta la famiglia (cani e gatti compresi) all’estero. Sono pronta a svelarti le ragioni per cui dovresti smettere di tergiversare ed iniziare immediatamente ad imparare una nuova lingua, vedrai che i vantaggi supereranno di gran lunga i lati negativi!

E se ti stai ancora nascondendo dietro a scuse più o meno campate per aria, ti ordino di smetterla subito e continuare a leggere questo articolo; analizzeremo assieme alcune delle scuse più comuni e cercherò con tutte le mie forze di farti capire che sono una più infondata dell’altra e che servono solo a farti perdere tempo inutilmente inseguendo paure e false convinzioni. Sono certa che quando avrai letto questo articolo smetterai di sentirti inadeguatodi rincorrere false promesse di perfezione assoluta e inizierai a guardare le cose da un’altra prospettiva.


8 buone ragioni per cui dovresti assolutamente studiare una lingua straniera. 

1. Arricchire il tuo vocabolario. 

Inevitabilmente quando impari una nuova lingua impari anche nuovi modi di dire, nuove espressioni, nuovi termini che ti aiutano a dare voce con maggior precisione alle tue sensazioni o che, semplicemente, arricchiscono i tuoi pensieri.

Io, ad esempio, non posso fare a meno di pensare allo spagnolo pauta quando devo parlare di “modello, indicazione” o al francese maîtriser ogni volta che uso i verbi “controllare, padroneggiare”. Certo, magari la persona che ho di fronte non conosce né lo spagnolo né il francese e, dunque, non potrei usare queste parole al posto dei loro corrispettivi italiani, ma non è importante; quello che conta veramente è che il mio bagaglio lessicale è cresciuto, ha accolto nuove parole e le ha fatte sue a tal punto che, in certi casi, sembrano essere proprio loro la scelta più azzeccata per dare vita ad un concetto in modo più preciso ed efficace di quanto mi permette di fare la mia lingua madre.

É un po’ come quando E., che sa poco o nulla di spagnolo, vede una rapa: non può trattenersi dal chiamarla remolacha, come se il termine spagnolo avesse per lui maggiore aderenza all’oggetto rispetto a quello autoctono…!

Secondo me, non servirebbe nessun’altra ragione per convincerti a salpare verso una nuova lingua, ma ti conosco, caro lettore, e so che devo spingermi oltre per avere la meglio su tutti i tuoi timori e la tua titubanza…per cui, follow me, ho ancora molte altre cose in serbo per te!

2. Viaggiare e sperimentare nuove culture. 

Certo, si può viaggiare anche senza conoscere le lingue, ma saper parlare la lingua del territorio ti permetterà di vivere esperienze di viaggio più ricche e stimolanti. La ragione è molto semplice: potrai dialogare con le persone in modo più diretto, creare con loro maggior empatia, sbirciare nella loro quotidianità e conoscere degli aspetti della loro cultura che il turista non potrebbe cogliere senza uno sguardo più approfondito.

Da tenere in considerazione anche l’aspetto professionale. Magari ti capita di viaggiare per lavoro più o meno frequentemente fuori dall’Italia e, dunque, di doverti costantemente confrontare con realtà culturali e professionali diverse dalle tue; proprio per attenuare queste differenze ed evitare che si trasformino in aspetti che limitano il tuo lavoro e la tua libertà di manovra espressiva, ti consiglio calorosamente di fare del tuo meglio per imparare la lingua dei tuoi clienti o dei tuoi partners lavorativi, agevolerai le relazioni e stringerai dei rapporti commerciali più solidi e sinceri.

3. Aumentare le tue possibilità comunicative  e migliorare la memoria. 

Nel 2018 allargare le proprie possibilità comunicative vuol dire sì poter comunicare con un maggior numero di persone, ma anche poter accedere a un numero più elevato di contenuti, come, ad esempio, serie TV, film e libri in VO.

Ricevere solo una versione del mondo è limitante e riduttivo, poiché non ti permette di conoscere i fatti da un altro punto di vista, limitando, così, le tue possibilità di conoscere il mondo anche dal di fuori, al di là del tuo essere italiano.

Anche il dialogo con chi vive un altro ambiente culturale, più o meno diverso dal tuo, si rivelerà estremamente stimolante per la tua crescita personale e, perché no, anche professionale: potrai conoscere ed ascoltare esperienze tra le più varie e trarre ispirazione per cambiare un aspetto della tua vita o semplicemente migliorarti aumentando il tuo bagaglio di conoscenze.

Lo studio di una nuova lingua, proprio perché di studio si tratta, ti aiuterà non soltanto a nutrire il tuo spirito e la tua curiosità, ma anche a mantenere allenata la memoria ed elastica la mente. In alcuni momenti quello linguistico è anche uno studio mnemonico, mero esercizio di memorizzazione, ma il vero toccasana per il tuo cervello è sicuramente quello che viene dopo, ossia, la fase in cui ti prepari ad interiorizzare e fare tuo quello che hai appena studiato, poiché è proprio in questo momento che impari veramente e che godi dei frutti dello studio nudo e crudo.

Quello delle lingue non è mai uno studio fine a se stesso, come puoi vedere è estremamente stimolante proprio perché ricco di sfaccettature e lati nascosti tutti da scoprire: più avanzi con lo studio, maggiore è il numero di cose che scoprirai e a cui ti appassionerai anche grazie alla lingua che stai imparando. Può essere che studiando il francese tu abbia scoperto l’Esistenzialismo e te ne sia innamorato, come può essere che studiando spagnolo tu ti sia scoperto interessato alla pittura di Goya, tanto da organizzare un viaggio a Madrid per ammirare i suoi dipinti al Museo del Prado.


4. Aumentare la sicurezza e la fiducia in te stesso e nelle tue capacità. 

Lo devi ammettere, già stai pregustando la soddisfazione che proverai nel momento in cui riuscirai, dopo ore di studio, concentrazione e fatica, a pronunciare la prima frase complessa di senso compiuto o a capire quasi tutto quello che senti… figo, vero?

Imparerai che a volte vale proprio la pena buttarsi e cogliere ogni occasione, anche la più piccola e insignificante, per parlare: perché la cosa importante quando si studiano le lingue non è tanto andare all’estero (certo, se puoi meglio ma non è indispensabile) ma sfruttare ogni singolo momento per parlare, parlare e ancora parlare.

Durante le vacanze di Natale io ed E. abbiamo trascorso alcuni giorni a Torino. Una sera, seduti in un buonissimo take away ligure (che vi consiglierei di provare se questo fosse un food blog e io una food blogger…ma sarebbe un’altra vita e un’altra storia), E. ha deciso di cedere i nostri posti ad una coppia di francesi appena entrata, dato che noi avevamo praticamente finito di cenare e stavamo gustando un interessantissimo amaro; ed è lì che, quasi senza pensarci, come un istinto automatico ed incontrollabile, mi sono ritrovata a dire cose in francese e a iniziare con i nostri vicini di cena una brevissima conversazione, quanto basta per creare un “incontro” più umano e cordiale, bypassando l’universale inglese (che proprio per la sua universalità si sta svuotando di ogni contorno culturalmente intimo e personale) e anche la lingua dei gesti.

All’inizio avrai paura di sbagliarenon vorrai buttarti perché la tua sete di perfezione controllerà ogni tua mossa come il più severo dei carcerieri, ma a lungo andare vedrai che dovrai darmi ragione: non potrai fare a meno di provarci, è come se da dentro sentissi un bisogno irrefrenabile di essere qualcuno anche nei panni di persona che parla un’altra lingua, che usa un altro codice linguistico per esprimersi e dialogare col mondo esterno. E ti sentirai fiero di te, libero e sorriderai perché due, tre, quattro mesi prima non avresti mai creduto di poterlo fare, non avresti mai pensato di avere il coraggio di buttarti, di parlare senza preoccuparti di infilare le giuste parole una dietro l’altra per evitare anche il più insulso degli errori.

5. Dare una spintarella alla tua carriera.

Sei stufo, stai facendo da anni sempre e solo la stessa cosa, in un ripetersi monotono delle giornate che ha assunto ormai delle sfaccettature piuttosto inquietanti, il tuo lavoro ha smesso da un po’ di regalarti qualche brivido e credi sia giunta l’ora di ammettere che meriti qualcosina in più. Ecco, sappi che per arrivare a quel qualcosina in più che stai cercando, le lingue potrebbero esserti d’aiuto.

Ovviamente dipende dall’ambito professionale in cui ti dimeni, ma credimi se ti dico che nel 2018 quasi ovunque la conoscenza linguistica è valutata come un valore aggiunto, in alcuni casi è addirittura un must, la conditio sine qua non per poter accedere al livello successivo. E allora rimboccati le maniche e fai pace con l’idea di rimetterti sui libri e sfidare te stesso, sono certa che ne uscirai vincitore: molto spesso una forte motivazione personale/professionale è il vero motore del cambiamento.

6. Regalarti un’esperienza formativa.

Non importa a che punto tu sia della tua vita, non importa quanti figli o quanti anni tu abbia: non è mai troppo tardi per vivere un’esperienza formativa -anche breve, di lavoro, di studio, o semplicemente di vita- all’estero per confrontarti con le tue conoscenze e anche con te stesso, le tue insicurezze e pure con le tue convinzioni.

Quando sono partita per Madrid era l’autunno del 2011. Io sono nata nel 1986 per cui ero relativamente giovane, insicura, più timida di adesso e piena di paure. Sono partita con il classico magone in gola all’idea di lasciare mio papà, il mio cane ed E. qui: non sapevo quello che avrei trovato ma conoscevo quello che lasciavo in sospeso prima che la parentesi Spagna si chiudesse e potessi tornare definitivamente. Non è certo stata un’esperienza facile, ma devo ammettere che, se non l’avessi fatta, non avrei imparato tutto quello che so sull’insegnamento linguistico, non avrei imparato così bene lo spagnolo e, forse, non sarei la persona e l’insegnante che sono oggi.

Non importa che sia un anno, otto mesi o due settimane, quello che conta è che tu sappia sfruttare ogni momento per imparare la lingua, per confrontarti con la sua cultura e tornare a casa con delle conoscenze più consapevoli di prima, in primis riguardanti te come individuo. Se poi hai la fortuna di poter condividere quest’esperienza anche con la tua famiglia, vedrai che ne uscirete tutti fortificati e avrete un motivo in più per sentirvi parte dello stesso momento e per capire veramente cosa vuol dire condividere esperienze, attimi e immagini.

7. Diventare più aperto e tollerante.

Curiosare, sperimentare e conoscere tradizioni diverse dalle tue aprirà la tua mente, ti permetterà di capire maggiormente gli altri e di guardare al diverso con occhio meno severo, meno critico e più comprensivo.

Imparerai a lasciarti stupire anche dagli aspetti negativi, a non precluderti nulla solo perché da te non si fa così ma cosà. Avere quella che si chiama visione etnocentrica del mondo è assolutamente normale: nasciamo e cresciamo immersi in un ambiente socio-culturale che ci influenza innegabilmente e lascia dentro di noi delle tracce che difficilmente possono essere completamente cancellate. Tuttavia, ti consiglio di imparare a conoscere prima di giudicarea guardare prima di distogliere lo sguardo.

Entrare a contatto con una nuova lingua, stringere mani straniere e confrontarti con una cultura altra rispetto alla tua metterà in discussione il tuo modo di pensare e ti farà rivedere alcune cose che hai sempre considerato come pilastri imprescindibili del tuo essere.

Non c’è niente di giusto o di sbagliato, a meno che non sia tu a deciderlo.

8. Seguire la tua passione o il tuo interesse per la linguistica.

Tu potresti essere tra quelle persone che non hanno una vera e propria urgenza personale o professionale che li spinge (o li obbliga) a confrontarsi con una nuova lingua, ma che non possono fare a meno di impararne una e un’altra ancora e poi un’altra ancora semplicemente per placare la sete di conoscenza linguistica.

Io, ad esempio, ho scelto di studiare spagnolo semplicemente perché mi piaceva come suonava; allo stesso modo, ho scelto di approfittare della possibilità di studiare una terza lingua all’università muovendo qualche passo nel portoghese, semplicemente perché i suoni mi affascinavano e le lingue romanze mi interessano più di altre.

Per cui se te lo stai chiedendo, sappi che la risposta è sì: la passione per le lingue in generalel’interesse per un mondo linguistico piuttosto che per un altro è una motivazione abbastanza forte per continuare il tuo viaggio verso nuove mete e ampliare, così, le tue conoscenze.